Hydrogen Horizons – Cos’è l’idrogeno verde e perché è fondamentale per la decarbonizzazione industriale

L’idrogeno è l’elemento più abbondante dell’universo: leggero, versatile, potente. Eppure, per quanto sembri paradossale, in natura non si trova quasi mai allo stato puro. Per ottenerlo bisogna estrarlo, e il modo in cui lo si produce fa tutta la differenza.
In questo primo articolo della rubrica Hydrogen Horizons vogliamo chiarire perché oggi si parla così tanto di idrogeno verde e quale ruolo sta assumendo nella decarbonizzazione dell’industria. Ne avevamo già accennato in un approfondimento precedente — ne abbiamo parlato qui — dove spiegavamo cosa distingue l’idrogeno verde da quello blu e grigio. 

L’idrogeno è definito “verde” quando viene prodotto attraverso l’elettrolisi dell’acqua alimentata esclusivamente da fonti rinnovabili. È una tecnologia elegante nella sua semplicità: scindere l’acqua in idrogeno e ossigeno utilizzando elettricità pulita. Il risultato è un vettore energetico completamente privo di emissioni dirette di CO₂, capace di garantire grande flessibilità d’uso senza impatti climatici.

idrogeno verde

Ma perché è così centrale per la decarbonizzazione industriale?

Perché esistono settori produttivi — i cosiddetti hard-to-abate — in cui l’elettrificazione non basta. Acciaierie, cementifici, impianti chimici e industrie ceramiche richiedono temperature estremamente elevate e processi che non possono essere alimentati soltanto con energia elettrica. Qui entrano in gioco le molecole, e tra tutte, l’idrogeno verde è quello che permette di sostituire carbone, gas naturale e combustibili fossili senza stravolgere l’intero impianto produttivo.

L’impatto è sorprendente: sostituire una tonnellata di idrogeno grigio con idrogeno verde può evitare fino a dieci tonnellate di CO₂, e il beneficio cresce ulteriormente quando l’idrogeno rinnovabile sostituisce direttamente combustibili fossili nei processi industriali. Parliamo di una delle più importanti “leve climatiche” a disposizione dell’industria nel breve-medio periodo.

idrogeno verde e decarbonizzazione

Oltre al beneficio ambientale, c’è un altro aspetto fondamentale: l’idrogeno può essere stoccato, trasportato e utilizzato quando serve. Questa caratteristica lo rende una riserva strategica, capace di compensare l’intermittenza delle fonti rinnovabili e di garantire maggiore stabilità ai sistemi produttivi. Per le aziende significa minore esposizione alla volatilità dei prezzi del gas, maggiore autonomia e un controllo più solido dei costi energetici.

idrogeno verde e decarbonizzazione
Dopo il 2030 la capacità di idrogeno verde accelera (asse sinistro) e comincia a entrare nei settori a più difficile decarbonizzazione (hard-to-abate).

L’espansione dell’idrogeno verde, inoltre, sta già stimolando la nascita di intere filiere industriali: dalla produzione di elettrolizzatori alle infrastrutture di compressione e stoccaggio, fino allo sviluppo di nuovi distretti tecnologici. È un vero e proprio volano di innovazione e competitività.

L’idrogeno verde non risolve tutto, ma rappresenta una componente imprescindibile della transizione energetica. È l’unico vettore in grado di intervenire nei settori più difficili da decarbonizzare, e per questo merita un’attenzione dedicata. In NHP, con Hydrogen Horizons vogliamo raccontare questo percorso, mostrando come tecnologie, normative e modelli industriali stiano convergendo verso un nuovo modo di produrre e utilizzare energia.

Benvenuti in questo viaggio: l’innovazione sta prendendo forma, una molecola alla volta.