Nuova opportunità per gli impianti fotovoltaici del Sud Italia

Il 2025 si chiude con una notizia importante per le imprese del Sud Italia: il MASE ha pubblicato un avviso pubblico da 262 milioni di euro destinati a finanziare impianti fotovoltaici e termo-fotovoltaici per l’autoconsumo nelle regioni meridionali (Basilicata, Campania, Calabria, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia).

A chi si rivolge e cosa prevede il bando? 

I beneficiari sono le aziende di qualsiasi dimensione e reti di imprese con personalità giuridica, operanti nelle aree industriali/artigianali nelle aree del Sud Italia; la priorità viene data alle PMI (circa il 60% dei fondi).

La tipologia di impianti finanziabili sono fotovoltaici e termo-fotovoltaici con potenza da 10kW a 1000 kW; ed è ammessa anche l’integrazione con sistemi di accumulo elettrochimico.

La domanda va presentata online tramite la piattaforma del Gestore dei Servizi Energetici (GSE) dal 3 dicembre 2025 al 3 marzo 2026.

Il fondo assegna fino al 63% del costo ammissibile, in base a taglia e caratteristiche del progetto.

E’ un’occasione concreta per chi vuole ridurre i costi energetici, aumentare l’autonomia e investire in un modello produttivo green e competitivo.

Perché ne vale la pena oggi?

Con il nuovo bando del MASE, le imprese del Sud possono accedere a:

  • una riduzione significativa del costo iniziale grazie al contributo;
  • la possibilità di dotarsi di impianti di autoconsumo efficaci e moderni permettono di abbattere i costi energetici a medio e lungo termine;
  • l’opportunità di rendersi protagoniste della transizione energetica contribuisce concretamente alla decarbonizzazione del sistema produttivo;
  • il rafforzamento del profilo ESG dell’azienda è un elemento sempre più centrale per investitori e partner.

Inoltre, la possibilità di integrare sistemi di accumulo con l’impianto fotovoltaico rappresenta un vantaggio perché l’energia prodotta può essere utilizzata in modo efficiente anche nei momenti di picco, aumentando la resilienza energetica.

Come NHP può supportarti

Se sei un’azienda delle regioni interessate e stai valutando la partecipazione al bando, NHP può supportarti:

  • nell’analisi di fattibilità (valutiamo i consumi, la potenza e il profilo energetico);
  • progettiamo l’impianto;
  • prepariamo la documentazione tecnica richiesta;
  • realizziamo l’impianto;
  • ti aiutiamo nella gestione e ottimizzazione dell’autoconsumo, così da ottenere sempre di più dal tuo investimento.

Se vuoi essere un protagonista della transizione energetica, scrivici oggi stesso.
Puoi scaricare la scheda sintetica del bando anche qui.

Sostenibilità Svelata: PPA (Power Purchase Agreement)📗

/pi.pi.’a/ acronimo di Power Purchase Agreement

s.m. – Il PPA (Power Purchase Agreement) è un tipo di contratto pluriennale che permette ad aziende e imprese di acquistare energia verde direttamente da un produttore di energia rinnovabile. L’oggetto è la contrattualizzazione della cessione di energia elettrica da un produttore diretto a un utente finale.

Come funziona?

Le due parti firmano un contratto pluriennale in cui l’azienda acquirente si impegna a comprare una certa quantità di energia a un prezzo concordato. Questo accordo dà al produttore la sicurezza economica necessaria per costruire o ampliare un impianto fotovoltaico o eolico: è proprio questa “garanzia” che permette alla banca di finanziare il progetto.
Quando l’impianto entra in funzione, l’energia generata viene immessa in rete e l’azienda la acquista secondo i termini del PPA, ricevendo anche le certificazioni che attestano l’origine 100% rinnovabile. Il risultato? Energia pulita, prezzi stabili e un enorme vantaggio in termini ESG.

Esistono PPA fisici (in cui l’energia viene fornita direttamente tramite la rete) e PPA virtuali, usati soprattutto come strumento di copertura dai rischi dei prezzi. In entrambi i casi, però, il principio è lo stesso: offrire alle imprese una strada concreta per ridurre le emissioni e pianificare il futuro con maggiore certezza.

Benefici

  • ridurre la dipendenza dalle fonti fossili;
  • rendere più stabile il prezzo dell’energia per il tessuto produttivo;
  • sostenere intere filiere tecniche e industriali nel settore delle rinnovabili.

È uno strumento semplice nella forma, ma potentissimo negli effetti.

Nel nostro lavoro quotidiano accompagniamo imprese, enti e comunità a costruire percorsi di sostenibilità energetica credibili, convenienti e misurabili.
In conclusione: i PPA non sono solo un contratto, sono uno degli acceleratori più efficaci della transizione energetica.

Hydrogen Horizons – Cos’è l’idrogeno verde e perché è fondamentale per la decarbonizzazione industriale

L’idrogeno è l’elemento più abbondante dell’universo: leggero, versatile, potente. Eppure, per quanto sembri paradossale, in natura non si trova quasi mai allo stato puro. Per ottenerlo bisogna estrarlo, e il modo in cui lo si produce fa tutta la differenza.
In questo primo articolo della rubrica Hydrogen Horizons vogliamo chiarire perché oggi si parla così tanto di idrogeno verde e quale ruolo sta assumendo nella decarbonizzazione dell’industria. Ne avevamo già accennato in un approfondimento precedente — ne abbiamo parlato qui — dove spiegavamo cosa distingue l’idrogeno verde da quello blu e grigio. 

L’idrogeno è definito “verde” quando viene prodotto attraverso l’elettrolisi dell’acqua alimentata esclusivamente da fonti rinnovabili. È una tecnologia elegante nella sua semplicità: scindere l’acqua in idrogeno e ossigeno utilizzando elettricità pulita. Il risultato è un vettore energetico completamente privo di emissioni dirette di CO₂, capace di garantire grande flessibilità d’uso senza impatti climatici.

idrogeno verde

Ma perché è così centrale per la decarbonizzazione industriale?

Perché esistono settori produttivi — i cosiddetti hard-to-abate — in cui l’elettrificazione non basta. Acciaierie, cementifici, impianti chimici e industrie ceramiche richiedono temperature estremamente elevate e processi che non possono essere alimentati soltanto con energia elettrica. Qui entrano in gioco le molecole, e tra tutte, l’idrogeno verde è quello che permette di sostituire carbone, gas naturale e combustibili fossili senza stravolgere l’intero impianto produttivo.

L’impatto è sorprendente: sostituire una tonnellata di idrogeno grigio con idrogeno verde può evitare fino a dieci tonnellate di CO₂, e il beneficio cresce ulteriormente quando l’idrogeno rinnovabile sostituisce direttamente combustibili fossili nei processi industriali. Parliamo di una delle più importanti “leve climatiche” a disposizione dell’industria nel breve-medio periodo.

idrogeno verde e decarbonizzazione

Oltre al beneficio ambientale, c’è un altro aspetto fondamentale: l’idrogeno può essere stoccato, trasportato e utilizzato quando serve. Questa caratteristica lo rende una riserva strategica, capace di compensare l’intermittenza delle fonti rinnovabili e di garantire maggiore stabilità ai sistemi produttivi. Per le aziende significa minore esposizione alla volatilità dei prezzi del gas, maggiore autonomia e un controllo più solido dei costi energetici.

idrogeno verde e decarbonizzazione
Dopo il 2030 la capacità di idrogeno verde accelera (asse sinistro) e comincia a entrare nei settori a più difficile decarbonizzazione (hard-to-abate).

L’espansione dell’idrogeno verde, inoltre, sta già stimolando la nascita di intere filiere industriali: dalla produzione di elettrolizzatori alle infrastrutture di compressione e stoccaggio, fino allo sviluppo di nuovi distretti tecnologici. È un vero e proprio volano di innovazione e competitività.

L’idrogeno verde non risolve tutto, ma rappresenta una componente imprescindibile della transizione energetica. È l’unico vettore in grado di intervenire nei settori più difficili da decarbonizzare, e per questo merita un’attenzione dedicata. In NHP, con Hydrogen Horizons vogliamo raccontare questo percorso, mostrando come tecnologie, normative e modelli industriali stiano convergendo verso un nuovo modo di produrre e utilizzare energia.

Benvenuti in questo viaggio: l’innovazione sta prendendo forma, una molecola alla volta.