Sostenibilità svelata: Vehicle-to-Everything (V2X)📗

Vehicle-to-Everything

pronuncia: /ˈviːəkl tu ˈɛvriθɪŋ/

Nel futuro della mobilità sostenibile (ma già nel presente!), i veicoli elettrici non si limiteranno a consumare energia, ma diventeranno veri e propri nodi attivi del sistema energetico. Il Vehicle-to-Everything, o V2X, è la tecnologia che rende tutto questo possibile. Parliamo di un insieme di protocolli e architetture che permettono lo scambio bidirezionale di energia e dati tra il veicolo e l’ambiente circostante: la rete elettrica, gli edifici, le abitazioni, le infrastrutture e perfino altri veicoli.

Il principio alla base è semplice, ma rivoluzionario: il veicolo non è più solo un mezzo di trasporto, ma una batteria intelligente su ruote, capace di assorbire energia quando serve e restituirla al sistema nei momenti di picco, instabilità o blackout. Nella visione di NHP, i veicoli elettrici diventano così asset energetici mobili, pronti a integrarsi in reti intelligenti, microgrid, comunità energetiche o ecosistemi aziendali.

Le applicazioni sono già numerose. Il V2G (Vehicle-to-Grid) consente ai veicoli di cedere elettricità alla rete, contribuendo al bilanciamento del carico e supportando l’integrazione delle fonti rinnovabili. In ambito residenziale o aziendale, le tecnologie V2B (Vehicle-to-Building) e V2H (Vehicle-to-Home) permettono di alimentare edifici e abitazioni direttamente dalle batterie dei veicoli, migliorando l’autoconsumo e offrendo un’alternativa durante le interruzioni di rete. 

Esistono anche applicazioni più legate alla mobilità e ai trasporti intelligenti: tramite il V2V (Vehicle-to-Vehicle) e il V2I (Vehicle-to-Infrastructure), i veicoli dialogano tra loro e con l’ambiente stradale per aumentare la sicurezza, ottimizzare i flussi di traffico e abilitare funzionalità di guida assistita e manutenzione predittiva.

A rendere possibile tutto questo, c’è un’infrastruttura invisibile ma essenziale: il software. Sistemi di energy management, piattaforme di controllo remoto, protocolli di comunicazione standardizzati (come l’ISO 15118) e interfacce sicure sono gli elementi abilitanti di un ecosistema che funziona davvero solo se orchestrato con intelligenza. 

Il V2X è già realtà in diversi Paesi. In Regno Unito, Nissan ha avviato progetti pilota in cui i proprietari della Leaf possono vendere energia alla rete e risparmiare sulla bolletta. A Utrecht, nei Paesi Bassi, sono state installate centinaia di colonnine bidirezionali che permettono ai veicoli di restituire energia di notte, quando la domanda è più bassa. In Francia, EDF ha testato il V2G per flotte aziendali, migliorando l’efficienza energetica degli edifici. Negli Stati Uniti, modelli come Ford F-150 Lightning e Hyundai Ioniq 5 vengono già utilizzati per alimentare le abitazioni in caso di blackout, trasformando l’auto in un sistema di backup domestico.

In Italia il V2X è ancora in una fase embrionale, ma il potenziale è enorme. La crescente diffusione dei veicoli elettrici, l’evoluzione normativa in ambito energy sharing e l’interesse verso le Comunità Energetiche rappresentano un terreno fertile per lo sviluppo di queste tecnologie. Servono però visione, collaborazione tra attori pubblici e privati, e investimenti mirati in infrastrutture intelligenti. Se sapremo cogliere questa sfida, il V2X potrà diventare una leva strategica per l’indipendenza energetica del Paese e per una mobilità davvero integrata con il territorio.

Buone vacanze… carichi a energia solare!

C’è una cosa che facciamo ogni giorno in NHP: cercare il modo più intelligente per sfruttare l’energia del Sole. La catturiamo con pannelli fotovoltaici, la ottimizziamo con software, la rendiamo disponibile per alimentare industrie, comunità energetiche e città più smart.

A dirla tutta, il Sole funziona benissimo anche senza algoritmi. Non serve essere un impianto per farsi ricaricare… basta essere vivi! 

Il Sole non solo accende le piante: è l’interruttore della vita sulla Terra. Dalla fotosintesi al clima, ogni cosa che respira parte da lui, e in fondo… ci fa sorridere anche solo guardando un tramonto.

Non è un caso se la natura lo adora: tutto ciò che cresce guarda verso la luce.

E allora, mentre le nostre tecnologie continuano a produrre energia anche in agosto (grazie, Sole!), noi vi auguriamo di fermarvi un attimo.
Di stendervi al sole – magari come fa un pannello ben orientato – e lasciarvi attraversare da un po’ di quella energia piena di elettroni che fa bene al corpo e alla mente.

Respirate, brillate, ricaricatevi.

Noi saremo fermi dall’11 al 15 agosto, ci rivediamo presto, più fotonici che mai!

Buone vacanze da tutto il team NHP

​​Ti rilasciamo una Garanzia d’Origine: cosa sono?

In un contesto in cui le aziende sono chiamate a dimostrare concretamente il proprio impegno verso la sostenibilità, le Garanzie d’Origine (GO) rappresentano uno strumento strategico per integrare gli obiettivi ambientali e sociali con una governance responsabile e trasparente.

Le Garanzie d’Origine (GO) sono strumenti fondamentali per certificare l’origine rinnovabile dell’energia prodotta e consumata. Attraverso questo meccanismo, le aziende che utilizzano o immettono in rete energia da fonti rinnovabili possono ottenere un riconoscimento ufficiale, tracciabile e valorizzabile sul mercato.

Cosa sono le Garanzie d’Origine?

Le Garanzie d’Origine sono un certificato elettronico rilasciato dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici) che attestano in modo trasparente e ufficiale che una certa quantità di energia (1 MWh) è stata prodotta da fonti rinnovabili — come solare, eolico, idroelettrico o biomasse.

È lo strumento più affidabile in Europa per dare valore ambientale e commerciale all’energia green, dimostrando l’impegno concreto verso la transizione energetica e la sostenibilità. 

Come funziona il sistema delle Garanzie d’Origine e come si ottengono?

Per ogni megawattora di energia rinnovabile immesso in rete, il produttore può richiedere una Garanzia d’Origine.
Il GSE verifica i dati e rilascia i certificati, che possono poi essere:

  • Venduti a terzi, ad esempio a imprese che vogliono dimostrare il proprio approvvigionamento da fonti green.
  • Ritirati dall’azienda stessa per comunicare la propria scelta sostenibile (ad esempio nei bilanci ESG o in campagne di marketing).

In un contesto in cui la sostenibilità è sempre più un requisito competitivo, le GO rappresentano un valore aggiunto reale, in grado di rafforzare la reputazione aziendale e attrarre investitori, clienti e stakeholder sensibili ai temi ambientali.

Perché le GO sono un asset ESG?

Environmental (E)
Le GO certificano il ricorso a energia rinnovabile, contribuendo alla decarbonizzazione dei processi produttivi e operativi. Ridurre l’impronta carbonica non è solo un obbligo normativo, ma una scelta consapevole per tutelare le risorse del pianeta.

Social (S)
Utilizzare GO significa comunicare in modo chiaro e trasparente l’impegno aziendale verso un futuro più sostenibile, con ricadute positive sulla fiducia di consumatori, collaboratori e stakeholder.

Governance (G)
Le GO sono strumenti tracciabili, conformi ai requisiti europei, che supportano una rendicontazione ESG solida, allineata agli standard GRI, alla CSRD e alle aspettative del mercato finanziario.

Perché scegliere NHP?

NHP è il tuo partner di fiducia per valorizzare l’energia rinnovabile prodotta nel tuo impianto.
Ti supportiamo nella progettazione e installazione degli impianti fotovoltaici o da altre fonti FER, fino alla gestione dell’intera pratica per l’ottenimento delle Garanzie d’Origine.
Con i nostri servizi di monitoraggio, ti aiutiamo a certificare e comunicare il tuo impegno ambientale, trasformando ogni kilowattora pulito in una leva strategica per la crescita sostenibile della tua azienda.

Scrivici oggi per ottenere grandi risultati domani.